*Le role non sono state pubblicate in ordine cronologico!*
Titolo: Andiamo a Casa.
(Ambientazione: Appartamento - Las Vegas)
Personaggi: Harris - Cromnia
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HarrisWhite: Aveva lasciato Cromnia in quel appartamento a Los Angeles ed era ritornato a Las Vegas per un paio di giorni, ma qualcosa continuava a non tornargli. I membri del mercato degli schiavi non erano stati ritrovati tutti, ciò significava che quei alcuni erano ancora nei paraggi. Solitamente un mercato di schiavi non aveva solo un ramo ma tanti altri mercati in giro per tutto il paese e oltre, se quel mercato avevano altri rami, significava che i fuggitivi o stanno raggiungendo altri basi o erano rimasti in città per riprendersi quello che avevano perso. Aveva fatto controllare le videocamere degli aeroporti del paese, aveva una lista di membri del mercato da cacciare ma coloro che erano rimasti in vita non avevano ancora lasciato il paese, quello indicava che erano ancora in giro per Los Angeles alla ricerca. Prese il primo volo per LA, per lo meno doveva assicurare che non trovassero Cromnia. Arrivando all'appartamento bussò alla porta, forse non era il caso di entrare senza preavviso visto che si trattava di una ragazza.
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Guest_STELLAeMAREAeANUBI66: Cromina era scappata da quel maledettissimo luogo che l'avevano schiavizzata, e scappando da un sentiero all'altro la fortuna l'aveva portata in un luogo in cui un uomo misterioso, ma dal cuore tenero generoso, l'aveva portata in salvo, giungendo in una casetta al riparo e al caldo con del cibo e delle bevande. L'aveva dato un po della sua energia è una bevanda che l'avrebbe fatta poco a poco riprendere, dopo di che ella gli aveva pregato di restare e cosi lui fece. Al mattino seguente al suo risveglio era già piena d'energia ne aveva ripresa in gran parte la metà e il suo sguardo andò dritto a quel biglietto, lo guardò attentamente, pensando a quel ragazzo alla tanta curiosità di conoscerlo, il suo istinto le diceva di lavorare per esso poiché dentro di lei c'era qualcosa che l'attirava di quel uomo. Nel prende stava per dirigersi verso l'anta in cui c'era il bigliettino sentii bussare :- Chi è! -
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HarrisWhite: Dopo aver bussato alla posta aveva sentito la ragazza rispondergli dietro ad essa ma non rispose alla sua domanda, si guardò invece attorno, qualcosa non lo stava convincendo. Rimase fuori dalla porta dando spalle ad essa per poi guardarsi nuovamente intorno. <<Venite fuori. Siamo vecchi per il nascondino.>>, esordì guardandosi a destra e a sinistra dopo che quattro uomini, due da ciascun lato vennero allo scoperto con le armi in mano. Trovati. Lanciò un occhiata alla casa che aveva dietro, da quella porta non avrebbe oltrepassato nessuno. <<Qualsiasi cosa succeda, tu rimani lì dentro.>>, esclamò ad alta voce per farsi sentire da Cromnia. Posò una mano sulla porta alle sue spalle, mimando un incantesimo, attivò il sigillo di protezione, andando a creare una barriera protettiva all'esterno dell'abitazione, solo un Incantatore poteva buttare giù quella barriera, ma spettava anche a Cromnia se dargli ascolto o meno, perché la barriera era creata appositamente per proteggere e indistruttibile dall'esterno, se lei voleva romperlo dall'interno non era difficile.
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Guest_STELLAeMAREAeANUBI66: Con la coda dell'occhio, vide cosa stava succedendo e con le sue orecchie fine sentii i vari rumori, mentre stava per prendere il biglietto dall'anta sentii la voce del ragazzo che gli raccomandava di restare li dentro a voce alta, qualcosa gli diceva che le cose si stavano sempre piu complicando a quel punto prende l'unica decisione senza riflettere ma con il cuore. Ma prima voleva si voleva accertare che le cose stavano procedendo cautamente. :- Che succede? Perchè ti stai intrattenendo?-
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HarrisWhite: Harris si lasciò andare un ghigno divertito dalla situazione. Non c'era neanche più bisogno che sorvegliasse le telecamere per trovarli. <<Niente di particolare. Devo solo risolvere un paio di cose>>, rispose con un tono calmo, ma che lasciava traspirare anche un pò di felicità in quelle parole. Era da tempo che non si muoveva un pò e ne aveva bisogno. Si infilò le mani in tasca abbastanza rilassato, lo faceva spesso quando non aveva intenzione di uccidere qualcuno ma .. farli leggermente male. Quando gli uomini iniziarono a puntargli i fucili addosso, Harris si piegò leggermente sulle ginocchia attivando la magia che scorreva nelle proprie vene. La gravità iniziò a diventare talmente pesante da fargli rompere l'asfalto sotto ai propri piedi, le rocce che si erano staccare dall'asfalto iniziarono a volteggiare nell'aria, come se mancassero di gravità per poi scagliarsi da entrambi le parti come dei proiettili, solamente più grandi e più deformati ma altamente dannosi. Riuscì a colpire un paio che finirono a terra feriti, gli altri due iniziarono a sparargli con i loro M4 automatici. I proiettili in procinto da colpirlo si bloccarono a qualche centimetro di distanza dal suo corpo, involto in una specie di luce rossa, non troppo evidente, per poi cadere a terra. Harris si accese una sigaretta prima che questi ripartirono all'attacco. <<Siete proprio sicuri?>>, esordì alzando il suo sguardo su uno di loro, non era per niente minaccioso ma l'aria da psicopatico omicida con un mezzo ghigno era più che uno sguardo minaccioso. Mentre i due nemici erano in difficoltà nel sapere come gestire la situazione, Harris si sedette su uno dei due cadaveri, mettendosi comodo per poi guardare i vivi (ancora per poco) <<Cromnia. Cosa ti hanno fatto per la precisione?>> chiese ad alta voce.
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Guest_STELLAeMAREAeANUBI66: Dalla cucina in cui si trovava lei, e dalla porta in cui il ragazza era davanti al ciglio potette sentire vari rumori, ma nulla che potesse condurre alla preoccupazione di Cromnia per quel ragazzo. Fortunatamente poteva captare con le sue orecchie che le cose stavano proseguendo bene e qualcuno comunque la stava perseguitando. A quella domanda Cromnia ebbe come un brivido sulla schiena, un certo sesto senso sapeva che quei bastardi erano li davanti. Solo al pensiero di raccontarle cosa gli avessero fatto li veniva solamente l'urto del vomito, poichè gli provocava un fitta allo stomaco. Ma se quel l'uomo voleva saperlo doveva farsi forza e dirlo, cosi stringendo gli occhi disse ad alta voce: - Mi hanno portata in un laboratorio e con una siringa mi hanno estratto l'energia ed asportato un pezzo di pelle per analizzarla, mantenendomi con pane e acqua e senza riposo. Tutto questo ogni giorno-
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HarrisWhiteHarrisWhite : Ascoltò le sue parole mentre continuava a guardare i due che non sapevano esattamente se scappare o finire il lavoro, probabilmente sarebbero morti comunque se fossero riusciti a scappare ma non era nelle opzioni quello di lasciarli andare via. <<Scusa se te l'ho chiesto. Grazie.>>, sapeva che non era per niente facile per lei ricordare certi episodi. <<Cromnia. Ricordati della prima lezione di oggi. Il passato è passato. Se dovesse tornare..>> Harris si accigliò di colpo prima che i due (alla fine) avevano deciso di abbandonare il campo, ma Harris lo aveva detto: non era nelle opzioni. I loro corpi iniziarono a volteggiare nell'aria, sempre per mancanza di gravità per poi essere schiacciati dalla gravità stessa. Una volta. Due. Tre. Quattro. Fino a quando dei loro crani non era rimasto nient'altro che poltiglia di carne umana. Prese il cellulare prima di comporre un numero. <<Squadra Epuratori. Vi mando la posizione.>>, esclamò mettendo poi via il cellulare, a quel punto aveva finito la sua sigaretta e la gettò da parte prima di decidere di alzarsi e raggiungere finalmente la porta. Disattivò la barriera protettiva per poi entrare nell'abitazione. Purtroppo la camicia bianca e i capelli albini si erano anche macchiati di rosso, e il rosso non gli donava e non gli piaceva nemmeno. <<Non uscire... per adesso.>>
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Guest_STELLAeMAREAeANUBI66 Sussurro: Dopo un attimo aprii gli occhi, prese un grande respiro per tranquillizzarsi, prima uno, poi due e poi tre, successivamente il suo cuore era tornato a battere regolare, si prese un bicchiere d'acqua e lo sorseggio per poi dire alta voce : -D'accordo!- Fini di bere il suo bicchiere, e quando lo vide entrare macchiato di sangue prese una pezza mettendola a bagno con l'acqua del lavandino per poi dirigersi verso di lui a passo felpato e pian piano strofinare quella macchia di sangue che a poco a poco stava per svanire. Risciaquò la pezza sotto l'acqua per poi porgere la pezza sopra la sua testa per togliere l'altro sangue. : - Com'è sapevano che mi trovavo da queste parti? Spero di non aver nessun localizzatore attaccato al corpo!- prese il biglietto lo ridiede dicendo - Se giri il biglietto dalla parte vuota c'è la mia risposta- sul biglietto c'era scritto "Voglio lavorare per te "
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HarrisWhite: Si era seduto per un attimo comodo cercando di capire come levare le macchie del sangue dai propri abiti. Non ne sapeva niente del bucato, di solito ci pensavano le domestiche o al massimo sua sorella, Lycoris con tanto di sberle sulla nuca ovviamente e tutte quelle lamentele alla "ma non puoi stare un pò attento? Costa almeno ventimila dollari questa camicia.", almeno era così che avrebbe detto lei. Quando vide Cromnia tornare dal bagno con quella pezza per un attimo si era chiesto cosa volesse farci ma le sue intenzioni dopo allora si erano fatte chiare. Posò gli occhi sul biglietto per poi prenderlo in mano e leggere le sue parole, si lasciò sfuggire un ghigno divertito. <<Potrebbe essere, ma ti devo portare da Lys se vogliamo avere accertamenti. Fammi controllare.>>, disse dandole segno di allontanarsi di un paio di metri, alzò la manica della camicia mostrando un orologio da polso che alla prima vista sembrava un orologio qualsiasi ma in realtà era più potente di un computer della Nasa. Puntò un pungo verso di lei, in modo che l'orologio le puntasse addosso, delle linee verticali e orizzontali verdi si proiettarono verso la ragazza scannerizzandola dalla testa ai piedi, dovette attendere qualche secondo prima che il sistema gli rivelasse l'ologramma del corpo di Cromnia, un puntino verde pulsante indicava dietro la nuca.<<Dovresti avere un localizzatore dietro la nuca. Sarò bravo in cure ma non sono un dottore, ti porterò da chi te lo tirerà fuori.>>
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Guest_STELLAeMAREAeANUBI66: Si fece controllare senza esitare, s'allontanò di qualche metro da lui dopo avergli pulito le vesti e successivamente rimase ferma ad aspettare che il radar rivelasse se ci fosse un localizzatore, quando il ragazzo gli avvisa che ci fosse un localizzatore, gli viene nuovamente un senso di mal di stomaco. - Oh mio dio, pure il localizzatore sulla nuca ... , d'accordo spero che non faccia male però. Ho ripristinato metà della mia energia, domani sarò al completo-
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HarrisWhite: Harris si alzò rimettendosi il blazer per poi guardare Cromnia con un'espressione difficile da decifrare sul volto ma poi accennò un lieve sorriso. Cromnia forse non aveva ancora capito che non doveva più preoccuparsi di nulla. <<Andiamo>>, le disse posandole la mano sulla testa dandole una veloce carezza. <<Ti porto a casa.>. Si infilò le mani dentro le tasche del blazer, guidandola poi fuori da quella casa, da quella città, lontana dal suo passato e lontana dai pericoli che la circondavano. Sarebbe arrivata alla nuova casa, dove potrà finalmente avere notti serene, forse.
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Guest_STELLAeMAREAeANUBI66: Quando il ragazzo gli posò la mano per fargli la carezza, Cromina chiuse leggermente gli occhi, finalmente si potette sentire protetta senza pericoli e attentanti alla sua vita, seguii il ragazzo per la strada che ci avrebbero condotto in un altra città in un altra parte senza dover stare in ansia per la sua incolumità. Lo segui a passo felpato e svelto, Cromnia per la sua altezza e il suo corpo esile era molto agile ma questo pero mascherava la sua abile potenza demoniaca.