*Le Role non sono state pubblicate in ordine cronologico!*
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titolo: Una serata tranquilla..
(Ambientazione: Night Club Blue Lantern, Las Vegas.)
Personaggi: Cromnia - Ariel - Harris - Uta - Lucy
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Guest_STELLAeMAREAeANUBI66: *Cromnia era il demone del tempo, ma era anche una ragazza che per certi aspetti amava fare pazzie e follie, per questo stasera aveva scelto per l'appunto di sfogarsi un po in discoteca dopo quel incontro con Ariel quel punto si veste degli unici abiti che e si dirige verso la discoteca dei corvi, successivamente entrata dentro il locale si prese il primo rum e coca della sera e si sedette sul divano a godersi la serata*
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Gaiden91: *non era molto che si era introdotto nella comunità e spesso vagava perdendosi per le strade lasciandosi trasportare dalla curiosità e passando per la strada principale, venne stordito dalle luci abbaglianti del locale e la musica che poteva sentire forte già da distanza per il suo udito, si fece prendere dalla curiosità buttandosi a testa bassa dentro quel nuovo ambiente ritrovandosi avvolto da gente che ballava felice. Coperto dal frastuono della musica si dirisse direttamente al bancone del bar per fare il pieno della serata senza stare troppo a guardarsi a torno buttandosi nel primo buco.
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HarrisWhite: In realtà anche Harris a volte si stanca di rimanere sempre chiuso in ufficio o nella sala comune. Nell’ultimo periodo ci stavano passando anche in pochi, c’era chi era sotto missione, chi era impegnato con il lavoro da altre parti e chi ovviamente preferiva andare alla Blue Lantern per bere qualcosa e svagarsi, a quest’ultimi di certo non poteva dare torto. Prese il blazer e si diresse in garage per prendersi una delle automobili per poi dirigersi alla Blue Lantern. Dopo aver parcheggiato la macchina nel garage privato entrò nel locale dalla porta sul retro, spaventando la maggior parte dei dipendenti, soprattutto quelli nuovi che di lui avevano sentito solo il nome fino a quel momento. Lasciò il blazer dietro ai camerini e si presentò in sala ma non in mezzo ai clienti bensì dietro al bancone facendosi da bere da solo senza andare a disturbare i ragazzi che stavano lavorando. Alzando lo sguardo notò la figura enorme che era appena entrato nel locale e scosse un attimo il capo. Uta alla Blue Lantern?.. “Speriamo che non inizi a raccogliere gli estintori..” pensò passando lo sguardo in pista per osservare un attimo la situazione notando poi Cromnia venire diretto verso il bancone. Visto che lui era dietro il bancone il rum e coca glielo preparò lui allungandoglielo.
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SideraInTenebris: Ariel stava studiando in camera sua, era una serata fredda, la luce del camino riscaldava l’ambiente… apri il mobiletto degli alcolici e notó che aveva finito tutte le bottiglie <<Sidera le hai bevute te?>> <<ovvio che no! Io sono astemia!>> <<Bhe allora qualche spirito le avrà nascoste!>> le due personalità di Ariel spesso si confrontavano ad alta voce facendola sembrare una pazza. <<Va bene andiamo sorellina!>>. Si mise un vestito nero con molti diamanti incastonati, indosso una giacca e uscì dall’hotel… cammino per un po’ e vide Uthal entrare alla Blue Lantern, fece spallucce ed entrò! “Harris che prepara da bere? Non posso perderlo!” Camminò piano, il rumore dei tacchi fece girare molti uomini al suo passaggio ma lei li ignorò! <<Hey Omone!>> diede una pacca sulla spalla a Uthal e poi guardò Harris <<Hey Senpai dammi da bere>> sorrise dolcemente e si accomodò
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Guest_STELLAeMAREAeANUBI66: *Nel momento in cui si diresse verso il bancone la sua percezione gli avverti dell'entrata di un grosso uomo, si girò di scatto e sgranò gli occhi per poi essendo cosi bassa fare un piccolo saltello sopra il bancone e nascondersi dietro Harris con il rum e cocola* - Ma chi è questo tizio strano che è appena entrato non lo conosco!- successivamente sentii i tacchi di Ariel venire verso il bancone e affacciarsi quel poco per fare un cenno con la testa per salutarla sempre per educazione e poi ritornare a nascondersi dietro Harris*
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Gaiden91: *si allungò dietro il bancone afferrando qualsiasi cosa fosse alcolica tracannandola senza ritegno , cercando di ambientarsi agli altri copiandone i movimenti nonostante la figura del ragazzo non passava inosservata per via della forte goffaggine. rimase in piedi dando la schiena al banco stringendo tra i denti il suo sigaro che teneva sempre spento lasciandosi trasportare dalla musica, finché un odore fin troppo familiare giunse al suo naso, si girò di scatto guardando dritto per dritto Harris lo scrutò per qualche istante tenendo un ghigno sulle labbra per qualche istante fermato quasi dal destino da quella mano porso in modo amichevole ma a qui non era abituato facendogli rizzare i peli sulla schiena. non aveva idea di cosa avesse tracannato ma era evidentemente brillo, allargò le braccia verso Ariel e si mise a urlare senza accorgersene <<. krasivaya devushka, kak lepestokn >> esultò senza rendersi conto del fatto che la ragazza non sapesse la sua lingua *
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HarrisWhite: Un’altra delle sue ragazze era appena entrato nel locale, attirando non pochi sguardi su di sé, per un attimo aveva pensato di andare lì a cavarli gli occhi a tutti quanti ma a pensarci bene Ariel sapeva come farlo da sola anche senza il suo aiuto. Era una persona abbastanza protettiva? Forse, ma di certo i suoi ragazzi era più che “grandi e vaccinati”. Sentendosi chiamare “Senpai”, Harris inclinò il capo a destra osservandola. <<Visto la posizione non dovresti chiamarmi.. “Bosu o Rida”?>>, chiese poiché le due espressioni citate erano “Boss o Leader” in giapponese. Osservò Cromnia saltellare sul bancone, conoscendola roteò lo gli occhi verso il soffitto sapendo già cosa volesse fare. <<Lui è Utahl.. noi lo chiamiamo Uta. E’ uno dei nostri, stai tranquilla.>>, le disse prima di fare un passo a destra per farla rimanere allo scoperto, di certo doveva insegnarle anche come “fidarsi” degli altri, per non parlare che se voleva uccidere qualcuno, di certo non era difficile per lei. Harris ogni volta che era in presenza di Uta aveva solo e un unica espressione in volto: un sopracciglio inarcato e le labbra socchiuse, quasi sempre stupefatto dalle azioni di quel ragazzo. <<Uta.. se non reggi l’alcool.. non berlo.>>, gli disse sempre in russo.
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SideraInTenebris: <<Ma che cavolo balbetti idiota di un gigante?!>> spostó il ciuffo di capelli che le copriva il viso e si lasciò abbracciare da Uthal. Guardó Harris con aria di sfida <<non ho capi, sei il mio Senpai perché stai arricchendo la mia cultura SE-N-PAI>> gli fece un occhiolino e iniziò a bere… Notó la ragazza dietro Harris <<perchè ti nascondi?>> continuó a sorseggiare dalla bottiglia di Uthal qualcosa che sembrava veleno distillato.
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Guest_STELLAeMAREAeANUBI66: -Devi dirmelo quando ci sono nuovi entrati, non si sa mai ci possa essere qualche spia degli sbirri o di quelli che hanno sequestrato me e la mia famiglia- dice sorseggiando rum e coca cola per poi piano piano uscire da dietro alle di harri se dire ad Ariel- Perchè quel omone io non lo conosco per nulla e non mi fidavo tanto- successivavamente da dietro il bancone esce andando verso quel omone e lo guarda un po titubante- Ehm c-ciao io sono Crominia p-piacere- disse porgendo la mano.
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Gaiden91: *batté la mano sinistra sul bancone <<tanto tempo non bevo bene ora scaldare serve ballare>> disse battendosi con forza il pungo destro al centro del petto alzando il viso con fierezza gonfiando il petto. si girò verso Harris con sguardo sicuro parlando in russo << ormai ho passato il ventesimo inverno sono grande abbastanza per bere finche le gambe non mi reggono piu e finche la voce non mi abbandona>> disse scoppiando a ridere di gusto girandosi verso Ariel intonando perfettamente katyusha con voce profonda e lucida allungandosi sul bancone afferrando e stappando un altra bottiglia a caso*
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HarrisWhite: Inarcò entrambe le sopracciglia dopo che Ariel aveva alzato il tono della voce in quel modo catturando non poca attenzione su di loro. Le fece il segno con un gesto della mano per dirle di abbassare la voce che nonostante la musica, coloro che erano vicini a loro comunque potevano sentirli visto che erano obbligati a parlare a voce alta a causa della musica assordante e il continuo battere dei pesanti bassi. Sospirò sentendo le parole di Cromnia poi scosse nuovamente il capo. <<Se è diventato un Corvo significa che ho già fatto ricerche approfondite per renderlo tale. Stai tranquilla.>>, l'assicurò con un paio di pacche in testa. <<Uta.. cerca di tornare a casa sulle tue gambe. Ti ci vorrebbe un elefante per riportarti indietro.>>, lo sapeva benissimo che erano abbastanza grandi da badare a sè stessi ma di certo Harris non era abbastanza "grande" di statura per caricarlo sulle spalle o prenderlo in braccio come qualsiasi altra persona.
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SideraInTenebris: Un tizio la stava fissando, lei si sentiva osservata, lo guardó con la coda dell’occhio era un semplice umano o almeno sembrava quel tizio inizió a correre verso di lei con un coltello in mano “ma che cazz….” Non ebbe neanche il tempo di pensare e quel tipo era già davanti a lei. L’ombra di Ariel prese vita davanti a lei creando un’illusione, sembrava essere una copia identica della ragazza, Ariel nel frattempo fece un balzo indietro avvicinandosi ad Uthal… il tizio era riuscito a colpirla con il coltello, il suo braccio destro sanguinava e lei iniziò a sentirsi debole <<V-Veleno…>>
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LucyllaVampire: *Spalancò le porte del Night entrando come era solita fare saltellando mentre avanzava al banco...*-Eccomi! -*esclamò mentre prendeva posto. * -Sono tornata!-*disse osservando i presenti con un gran sorriso* -come state? - *disse osservando tutti con i bicchieri in mano* -Cosa mi offri ?- *chiese voltandosi verso Harris *
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Guest_STELLAeMAREAeANUBI66: *Cromnia ad un tratto vide l'uomo avviarsi verso Ariel colpendola con un coltello oltretutto avvelenato, e per prima cosa istintiva prepara un bicchiere di latte poichè esso neutralizza il latte, facendogli bere, successivamente guarda Harris e grida - C'e bisogno d'antidoto ne hai per caso qualcuno qui in discoteca- poi sollevando la testa di Ariel dice - Devi cercare di bere questo Ariel su, il latte neutralizza il veleno !-
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Gaiden91: *si accorse troppo tardi della ragazza al fianco di Harris ma facendo gia fatica a capire l’inglese con la musica e tutto il resto non capiva poco o niente. stava per aprire bocca quando senti Ariel che gli balzo addosso senti l’acre odore del sangue abbassò lo sguardo verso il coltello e poi verso l'uomo che le stava alle spalle. sollevò senza fatica Ariel mettendola dietro al bancone verso Harris. gli occhi si iniettarono di sangue fece un urlo gutturale capace di far tremare chi gli stesse accanto e nel più breve tempo possibile si scaglio contro l’uomo pronto a caricarlo con un montante che avrebbe potuto fargli esplodere il cranio come un palloncino ma si trattene il piu possibile raccogliendo la poca lucidità rimasta capendo che piu che due morti avevano bisogno di risposte anche se andava totalmente contro il se stesso di qualche mese fa aprendo il pugno afferrandogli la gola sollevandolo e come uno straccio lo stese sul bancone facendolo collidere con eventuali bicchieri lasciandogli la gola abbassando di peso il gomito sul torace del uomo per renderlo inerme cercando di non ucciderlo. gliaffero il volto coprendolo con la mano destra guardando Harris fisso negli occhi aspettando degli ordini*
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HarrisWhite : Inclinò il capo leggermente di lato vedendo un’altra figura entrare nel locale. Poichè era leggermente lontano alzò il bicchiere che aveva in mano in segno di saluto a Lucy appena tornata dalle sue ferie. Mentre stava osservando i suoi ragazzi chiacchierare in tranquillità e parevano anche divertiti, Harris rimase in silenzio appoggiato su una superficie leggendo il loro labiale per capire cosa stessero dicendo poiché era rimasto dietro il bancone almeno ad un metro di distanza da loro. Con la coda dell’occhio riuscì ad intravedere un uomo che stava continuando a fissare Ariel da un bel pezzo ma lasciò stare poiché era semplicemente uno dei tanti che aveva la fissa per le belle ragazze, o almeno così sembrava finché non si era fiondato su Ariel con un pugnale in piena vista. Il bicchiere di margarita cadde a terra quando Harris si accorse che qualcosa non andasse. Con l’aiuto di Uta che aveva passato Ariel all’interno dietro il bancone, dove afferrò il braccio di Ariel, tirando fuori dalla tasca una siringa automatica e glielo conficcò sul braccio iniettandole l’antidoto dritto nell’organismo. Notando la situazione, molte persone si erano spaventate e avevano iniziato a urlare e gridare correndo dappertutto, con fatica era riuscito a farsi notare dai buttafuori chiamandoli e fece evacuare il locale. Si era scatenato il puro caos nella Blue Lantern. Vedendo Uta atterrare l’aggressore sul bancone lo guardò un momento. <<Tienilo vivo.>>, disse velocemente e con l’aiuto di una mano appoggiato sul bancone fece un piccolo balzo raggiungendo i ragazzi dell’altra parte del bar. Oltre ai ragazzi, Harris stesso stava subendo continui tamponamenti dalla gente che stava cercando di uscire dal locale, ma non tutti, alcuni stavano andando contro corrente e la cosa mise ancora più in allerta Harris. Afferrò sia Cromnia che Lucy dalle braccia spostandole e quasi lanciandole contro Uta. Riuscì ad afferrare in tempo due polsi di due persone che avevano cercato di pugnalare anche le altre due, tirò verso in basso i due uomini grazie alla presa su i polsi che nel momento in cui li lasciò andò ad afferrare per la gola ad entrambi, grazie alla musica ad alta volume il “crack” dei colli spezzati non si riuscì a sentire. Lasciò cadere i cadaveri a terra prima di voltarsi verso i ragazzi. <<Uta, porta le ragazze sul re..>>, stava per dire retro prima di bloccarsi un attimo. Serrò le labbra prima che una riga di sangue non gli uscì dalle labbra andando a rigargli il mento e i vestiti. Alzando lo sguardo notò una persona alquanto famigliare, troppo. Per questo non era allarmato quando l’aveva visto avvicinarsi. Katherine era una delle sue ragazze eppure non stava capendo del perché gli aveva appena ficcato un pugnale nel pieno addome. Posò la mano sulla ferita rimanendo con lo sguardo abilito sulla ragazza. <<..Perchè?...>>, mormorò guardandola prima che questa non tirò fuori il pugnale e con rabbia sul volto cercò di colpirlo un’altra volta ma Harris era talmente sorpreso da non riuscire a dire nemmeno a muovere un muscolo in quel momento.
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SideraInTenebris: Con il dorso della mano diede un colpo al bicchiere di latte facendolo rovesciare per terra <<N-non essere ridicola ragazzina..>> disse queste parole con un filo di voce.. vide Harris conficcarle una siringa, il veleno stava sparendo… la testa le girava, non aveva il controllo! Le ombre iniziavano ad uscire dal suo corpo aiutando Harris ad uccidere i nemici… Ariel era sempre più debole le ombre avevano preso il sopravvento sul suo corpo, la ragazza svenne ma le ombre stavano invadendo il locale attaccando tutti, anche i suoi amici!
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LucyllaVampire: *Il sorriso di Lucy svanì quando vide gli occhi preoccupati di Harris che guardava verso Ariel così si voltò e vide la ragazza accasciarsi al suolo mentre Cromnia la soccorreva* -Ma... cosa succede?Ariel!!! -*disse correndo verso la ragazza poi osservando Harris che improvvisamente l'afferrò dal braccio e la scaraventò lontano , evitando così un altro agguato* -ma chi sono ? che succede? -*chiese avvicinandosi a Harris*
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Guest_STELLAeMAREAeANUBI66: *Com'è guardò Siderain dopo quella reazione, alzo lo sguardo e vide una donna andare contro Harris e pugnarlo due volte,in quel momento Cromnia perse la ragione di tutto non lo doveva nemmeno sfiorare e a quel punto inizio la sua trasformazione da Demochronos e a quel punto, con tutta quella rabbia che ha in corpo attraverso un incantesimo evocherà un arma con cui s'avvicina in manira sniki sniki cerca di puntare al petto e poi spare e una volta arrivato dritto il colpo verrà creato un cerchio che bloccherà la sua energia da non poterla farla muovere- Succssivamente corre verso Harris - no, no non adesso!- porgerà le mani sopra le ferite e cercherà di trasmettergli un po della sua energia per curarlo -
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Gaiden91: *resta qualche istante bloccato mentre il flashback del suo ultimo gruppo con qui aveva legato era stato sterminato dalla viverna cadde qualche istante in trans stava succedendo tutto cosi infretta e si sentiva mancare l'aria un affanno improvviso e una fame daria lo avvolse come un forno, strinse i denti e disperato gli sali un energia che non aveva ancora mai percepito gli occhi si illuminarono tra i buchi di luce del locale come dei fari con la mano sinistra si strappò la camica che lo opprimeva. prese con forza luomo che teneva sul bancone lanciandolo dietro verso le bottiglie con violenza notando che era gia svenuto non lo considerava una minaccia si girò verso il marasma di gente che usciva notando le ombre miste ad gli altri individui che invece di scappare si avvicinavano verso le ragazze sbatté violentemente il piede destro a terra ruggendo come una bestia. cominciò lanciando uno sgabello che attraversò le ombre come fossero fatte di fumo andando invece a sfracellarsi verso un uomo che si stava avvicinando, strinse i denti rimanendo in posizione attaccando a vuoto le ombre ringhiando calciando e tirando pugni al vuoto *
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HarrisWhite: Harris venne colpito nuovamente alla spalla prima che la ragazza venisse bloccata da Cromnia. Notò lo sguardo perso di Lucy, povera ragazza, non era mai riuscita ad avere un giorno di pace da quando era entrata come un Corvo Silente. Voleva risponderle ma le ferite avevano iniziato a perdere troppo sangue, fino a fargli cedere sulle gambe. <<Cromnia.. sto bene..>>, disse cercando di tranquillizzarla nonostante non fossero vere le sue parole. Guardandosi intorno iniziò a notare che anche la vista stava iniziando a diventare sfocato. Riuscì ad intercettare le ombre di Ariel che avevano iniziato a perdere il controllo. Avrebbe voluto fare qualcosa ma dannazione.. fu un momento prima che Harris iniziò a cedere cadendo all’indietro ma cadde addosso a qualcuno che lo afferrò accompagnandolo verso il terreno appoggiandolo con fin troppa delicatezza. Sopirò in modo sollevato prima di chiudere gli occhi per riposarsi un attimo, a quanto pare doveva essere pugnalato due volte per riuscire a dormire un po'. Harry alzò lo sguardo verso Cromnia affidandole Harris, si alzò avvicinandosi ad Ariel prima di afferrarle per un polso. Una luce verde acqua si protese nell’aria circostante partendo dal suo tocco, le ombre di Ariel iniziarono a svanire fino a scomparire del tutto. <<State bene?>>, chiese osservando i ragazzi prima di notare Uta uscito completamente fuori di testa. <<Ohi.. King Kong. Datti una calmata.>>, disse afferrando un estintore iniziando a spruzzarglielo addosso per “sbollirlo”. Guardò Lucy con la coda dell’occhio quasi a chiederle se stava bene.
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SideraInTenebris: Ariel era svenuta dietro il bancone, ma iniziava a riprendersi sbattè le palpebre e vide Harry vicino a lei mentre le teneva il polso… <<Harry?>> lo guardó stranita <<che succede?>>
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LucyllaVampire: *Fece un sospiro di sollievo quando vide giungere Harry* -Si sto bene ...aiuta gli altri-*disse accorrendo verso Harris che era fra le braccia di Cromnia*-Come posso aiutarti? -*chiese alla ragazza mentre tamponava le ferite di Harris con un fazzoletto*
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Gaiden91: *si riprese lentamente mettendosi il cappotto sulle spalle nude prendendo un sigaro dal taschino stringendolo tra i denti morsicandone la fine e sputandolo addosso a uno dei due che aveva atterrato Harris imprecandogli addosso in russo, accese il sigaro con una candela e si sposto dietro il bancone prendendo una bottiglia piena bevendone alcuni sorsi. si spostó dove aveva lanciato il primo assalitore legandogli polsi e ginocchia sollevandolo e rimettendolo sul bancone riprendendolo stretto con la mano sul viso ricominciando a bere ammutolito e leggermente incazzato per aver rovinato una cosi bella serata*
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Guest_STELLAeMAREAeANUBI66: *Crominia chiuse gli occhi e si concentrò al massimo delle sue energia, no, non poteva fallire come quella volta con i suoi genitori. No un altra volta, allora senza aprire gli occhi e distogliere la concentrazione disse a Lucylla- Prendi dalla mia borsa le pasticche energietiche dalla mia borsa oppure traferisci a me l'energia o a lui se sai usare guarigione- disse aumentando ancora di piu la sua energia passandola sopra il petto dove c'erano le ferite
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HarrisWhite: Harry lasciò andare il polso di Ariel, scuotendo il capo quasi a dirle che non era successo di particolare, forse glielo avrebbe spiegato più tardi ma non in quel momento. Prese il cellulare chiamando la squadra tecnica e mentre stavano arrivando si accovacciò controllando le ferite di Harris. Di certo non sarebbe morto per due pugnalate ma se avessero tardato quelli della Medica si. Posò una mano sulla spalla di Cromnia bloccandole il trasferimento delle energie su Harris. <<Non morirà per quello ma se continui così lo sarai tu molto presto.>>, disse poichè i Dekronos erano quelli con meno energia di tutti ed era arrivato in tempo da vedere che lei era esposta rilasciando un infinità di energie, quindi era meglio fermarla prima che sia troppo tardi. <<Tornate nelle vostre stanze. Uta, porta i trasgressori alla Belaggio. A loro ci penseremo domani.>>, disse dando gli ordini a Uta e congedò le ragazze in modo che la squadra Medica potesse avere la via libera per portare via Harris quando sarebbero arrivati.
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SideraInTenebris: Il naso di Ariel sanguinava, ciò che era successo l’aveva ridotta quasi del tutto senza forze! Quelle ombre erano uscite dal suo corpo, ed era stata avvelenata… si alzò e vide Harris ancora per terra. <<Harry dagliela!>> gli lanció un’ampolla verde che teneva sempre con sé! <<Assicurati di farmi trovare quest’uomo nella cella numero 3, lui è mio>> indicó l’uomo che l’aveva pugnalata… Poi aprì un portale con le sue poche forze e tornó nella sua stanza per cambiarsi e riprendersi. La testa le scoppiava e doveva essere pronta per il giorno dopo… svenne sul pavimento prima di arrivare al letto
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LucyllaVampire: *per qualche istante riuscì a incrociare gli occhi di Harry prima di confortare Cromnia...*-Tranquilla vai a riposare ci penso io a Harris - *disse continuando a disinfettare le ferite mentre aspettava i soccorsi*
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Guest_STELLAeMAREAeANUBI66: -Ho " tamponato " nel mentre la squadra medica arrivava, non sono una che si sta senza fare nulla, D'accordo- diede l'ultimo sguardo ad harris, poi s'alzo in enfetti oramai le sue energia stavano termiando e si sentiva debole pochè aveva poche energia, ritornò in forma umana e si ritirò verso camera ma nel momento in cui aprii la porta svenne anche lei -
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Gaiden91: *strinse i denti spegnendo il sigaro con un espressione ancora incazzata raccolse chi ancora respirava da terra trascinandoli per le caviglie verso luscita passando a proposito sopra le casse toraciche dei cadaveri uscendo dal locale con il macabro frastuono delle ossa che si rompevano sotto il peso del ragazzo trascinando appositamente i sopravizzusi sopra e accanto i compagni deceduti. dando lultimo sguardo alla sala guardando harris steso a terra, utahl abituato a vivere secondo la legge del piu forte se ne va con lamaro in bocca guardando quello che dovrebbe essere la guida indicata dal padre steso a terra inerme. scosse il capo scomparendo nelle ombre della notte tra i suoni di lamenti dei malcapitati trascinati a forza*
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Titolo: Un paio di petardi non fanno male a nessuno...
(Ambientazione: The Venetian Hotel - Sala Comune)
Personaggi: Ariel - Harris - Utahl.
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SideraInTenebris: Era una serata fredda, fuori pioveva,la pila di libri sulla scrivania dello studio era illuminata solo da una piccola lampada e dal fuoco scoppiettante del camino. Lo studio di Harris era pieno di libri di storia e magia, di fatti Ariel adorava sfogliarli ed esercitarsi con quegli incantesimi, un libro la incuriosiva particolarmente “Necromanzia antica”, la ragazza ne aveva già sentito parlare di questa arte e ne era rimasta affascinata quindi curiosa e intraprendente come era decise di studiare e informarsi meglio su quell’argomento, chissà forse un giorno con l’aiuto di Harris e con molto allenamento sarebbe riuscita a padroneggiare il controllo dei burattini. Vestita in modo molto casual sedeva sul divano mentre sorseggiava una tazza di cioccolata calda corretta con del Brandy continuando a leggere quel libro. <<Evocazione dei defunti… che ne pensi Sidera? Forse potrei evocare la vecchia Zia Geltrude e farmi dare la ricetta di quella bevanda alcolica che lei era solita preparare>> << Su su non essere ridicola Tenebris, quella bevanda potrebbe sterminare un esercito>> <<in effetti>> le due sorelle iniziarono a ridere. Non tutti sapevano che nel corpo di Ariel vivevano entrambe le anime delle sorelle e quando la ragazza era sola si lasciava un po’ andare alla nostalgia. Con il sorriso pieno d’amore sulle labbra tornò a sorseggiare la sua cioccolata calda e a immergersi nel libro di nozioni di negromanzia.
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HarrisWhite: Harris era ne suo ufficio con il suo gemello, ovvero Harry. Entrambi erano concentrati con gli occhi incollato ai libri. L’ufficio ne era sommerso quel giorno, i libri erano sparsi ovunque, fogli, manoscritto, documenti, ne avevano perfino sotto il sedere. Harris aveva la camicia sbottonata a causa del caldo e la tensione, gli occhiali sul naso, la cravatta gettata da qualche parte e i cappelli leggermente scompigliati. Era sotto ricerca di giorni eppure non erano riusciti a trovare niente. Più di una volta aveva gettato un libro da una parte imprecando. Harry invece rimaneva in silenzio continuando le sue ricerche. Avevano raccolto non si sapeva quanti libri, da tutti gli uffici e da tutte le biblioteche. L’unica cosa che forse riusciva a calmarli era il rumore delle pioggia, il rumore di come picchiettava contro la grande vetrata che dava la vista sulla vistosa città. Dopo aver consultato tutto quello che avevano a disposizione, Harris si alzò dirigendosi verso l’uscita. <<Forse in sala comune è rimasto qualcosa>>, esordì avvisando Harry che stava uscendo. Entrò in sala comune con la camicia ancora sbottonata, i polsini ripiegati a metà avambraccio e le occhiaie da fargli sembrare un panda assonnato. Non appena entrò vide Ariel intenta a leggere qualcosa, scrutando leggermente la copertina riuscì a riconoscere di quale libro si trattò. <<Quella cosa non ti serve, per adesso.>>, esclamò avvicinandosi allo scaffale iniziando a sbirciare un po' ovunque ma non riuscendo a trovare nulla di quello che gli interessava diede un calcio allo scaffale per scaricare lo stress. Rimase davanti ad esso con le mani appoggiate su i fianchi mentre cercava di stabilizzare il respiro per calmarsi un attimo. Harry si presentò pochi minuti dopo con un libro in mano. <<Non puoi farlo.>>, gli disse il gemello avvicinandosi a lui e mostrandogli il libro. Ah.. lo aveva trovato. Lesse alcune righe prima di scambiare un occhiata con il gemello. <<Devo farlo.>>, rispose chiudendo il libro ma anziché gettarlo da una parte lo tenne con sé. Harry non disse nulla ma il suo sguardo e la sue espressione era totalmente in disaccordo. Fulminò un momento Ariel prima di uscire dalla sala, sbattendo la porta.
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Gaiden91: *Utahl vagava nomade perdendosi per la città amava starci di notte perché il paesaggio cambiava totalmente e affidandosi al suo olfatto vagava nelle strade sperduto e contento la gente spesso e volentieri si prendevano a cuore la figura imponete del ragazzo e lui era molte socievole facendosi capire a gesti, fini spesso e volentieri in situazioni scomode senza accorgersene finendo a volte guidato dall olfatto in mezzo a locali di malavita, ma lui girava ancora disarmato con un grosso sorriso stampato in faccia due fossette rosse date dal alcol cantando a gran voce vecchie canzoni che gli insegni suo padre. era spesso di buon umore ma quella sera era proprio eufirico facendo amicizia con un gruppo di cinesi esuberanti che continuavano a offrirgli del tiepido sakè ne bevette talmente tanti da ritrovarsi a braccietto con due di loro che lo accompagnavano a casa, si avvicino al portone accendendosi una sigaretta aprendolo semplicemente appoggiandosi sopra e inetabilmente crollare a terra di schiena guardando verso i divani, fece uscire il fumo tenendo la sigaretta stretta tra i denti e cominciando a ridere di gusto guardando verso ariel e harris senza un senso. rimase li per terra completamente fradicio ma con un sorriso smagliante socchiudendo gli occhi e cominciando a russare*
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SideraInTenebris Sussurro: Salutò Harris con un sorriso, non gli importava del fatto che era visibilmente stressato, in realtà non ci aveva neanche fatto troppo caso era troppo intenta a leggere ma si sentì gelare il sangue per un attimo, un brivido la attraveró, alzó lo sguardo e vide Harry davanti a lei fulminarla con lo sguardo, quindi aspettó che uscisse per fargli una linguaccia! Continuò a sorseggiare la sua tazza di cioccolata e sfogliando il libro di necromanzia lesse che esisteva un grimorio che spiegava come passare un’anima da un corpo a un’altro! Era magia antica e pericolosa oltre che PROIBITA!!! La tazza le cadde di mano <<H…Ha…Harris…>> lo sguardo era perso fra le parole scritte in quella pagina e il dito puntava un paragrafo <<…leggi qui>>
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HarrisWhite : Harris posò il libro che aveva in mano sul tavolino e si sedette un attimo per recuperare un po' d’energia. Ci avevano impiegato giorni interi per trovare quello giusto, ora dovevano solo capire quando farlo. Portò lo sguardo su Ariel ma mentre stava per dirle qualcosa fu lei ad avvicinarsi facendo cascare anche la tazza di tè a terra. Lesse il paragrafo che indicava Ariel e per un attimo ebbe il dubbio se in quel libro c’era scritto cosa sarebbe accaduto anche dopo ma leggendo anche i paragrafi dopo e sfogliò un’altra pagina, non trovò nulla di rilevante, le chiuse il libro tra le mani. <<Non ti preoccupare. Sarà facile come bere un bicchier d’acqua.>>, le disse afferrando il bicchiere d’acqua per berlo ma la comparsa di Uta gli fece inarcare le sopracciglia, nuovamente. Aveva bevuto?.. Alzò lo sguardo appena in tempo per vedere due granate fumogene arrivare nella loro direzione, Harris fece un passo all’indietro e d’istinto afferrò Ariel da un braccio portandola dietro alle proprie spalle non appena le granate fumogene esplodessero. Allungò una mano come se stesse afferrando una corda invisibile e tirandolo, riuscì a recuperare anche Uta mezzo dormiente. <<Uta Sveglia!>>, esclamò smuovendo leggermente la mano per far circolare l’aria e dissolse il fumo. Le orecchie di Harris intercettarono le sicure dei fucili scattare e fece appena in tempo per creare una barriera protettiva davanti ai due ragazzi. <<Ricognizione...>>, cercò di contattare i ragazzi ma i dispositivi erano fuori uso. Harris e i ragazzi in pratica erano rimasti intrappolati dietro ad una scarica di proiettili.
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Gaiden91 : *si alzò in piedi guardando in malo modo harris. <<non osare a fare male ai miei amici loro molto gentili anno fatto tanti regali a utahl>> disse tirando fuori due granate anti carro probabilmente della seconda guerra lasciandole in una mano di harris togliendone la spoletta. <<come questo molto divertente tu lanci e quello fa forte rumore molto bello o anche questo>> *disse in russo togliendosi lo zaino da spalla posandolo a terra e aprendone la zip rivelando 5 kg di esplosivo al plastico con un timer gia in azione che contava trenta secondi <<cosi gentili che ha detto fare regalo anche per te >> disse porgendogli lo zaino con sguardo innocente *
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SideraInTenebris: Era troppo presa da ciò che aveva letto per rendersi conto di ciò che stava succedendo, si sentì tirare e in un battito di ciglia la stanza era piena di fumo e proiettili vaganti! <<Tze! Non è proprio il momento!>> con tutta la rabbia mista a euforia che aveva in corpo creó delle ombre che attaccarono quelle persone! Gli spari cessano ma Ariel era pietrificata! Aveva creato un collegamento con le loro ombre bloccandoli. Non era al meglio delle sue forze, la sera prima era stata avvelenata e quel giorno aveva torturato più di 5 persone. Il sangue le colava dal naso per lo sforzo! Sgranó gli occhi alla vista delle granate ma continuó a tenere fermi quegli individui
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HarrisWhite: Mentre cercava di ragionare un attimo per elaborare un piano, Uta si era alzato dandogli in mano letteralmente due granate e aveva tirato via pure gli anelli di sicurezza, come se non bastasse mostrò nello zaino anche degli esplosivi in grado di far esplodere non solo l’intera Hotel ma anche tutto il vicinato. <<IDIOTA!>> gli urlò addosso lanciando in aria le due granate. Gli occhi di Harris si illuminarono di rosso così come una luce rossa che gli avvolse il corpo. Ariel era a corto di energie e lo si poteva notare dal sangue che le colava dal naso, se non avrebbe fatto niente sicuramente quei due sarebbero morti in un batter d’occhio, ma non solo loro due, molti, molti dei suoi uomini. Quei maledetti lo avevano pianificato per bene. Delle crepe si formarono sotto i loro piedi, propagandosi in tutto il pavimento, la forza di gravità divenne più pesante, tanto da far precipitare l’intero pavimento con loro sopra. Mentre andavano in caduta libera una bolla di campo di forza andò a circondare le granate appena esplose e insieme ad esse anche i cinque chili di esplosivi. Arrivando con i piedi a terra, Harris dovette alzare le mani come se stesse cercando di contenere un gigantesco peso sopra di sé, ma tutto quello che stava cercando di contenere era l’esplosione, era talmente potente da metterlo in difficoltà, infatti anche del sangue iniziò a colargli dal naso. Non bastava, non sarebbe mai bastato. Mentre il campo di forza cercava di contenere l’esplosione, iniziò a far filtrare l’aria al suo interno iniziando a tirare via tutto l’ossigeno che vi conteneva per disperdere le fiamme. Del ghiaccio si formò attorno alla bolla iniziando a formare un grande e pesante ammasso. Del metallo si formò successivamente attorno alla palla di ghiaccio e anche un altro strato di cemento. Harris riuscì a creare un foro nella sfera facendo uscire tutta l’ira dell’esplosione verso in alto, vista da fuori sembrava che l’hotel contenesse un drago sputa fuoco. A corto di energie, crollò a terra sulle ginocchia ma per lo meno era riuscito a neutralizzare quella maledetta. <<Uta.. ti massacro la prossima volta.>>, esordì con il fiato corto poi osservò Ariel per controllare se stava bene mentre riusciva ad intravedere la squadra ricognitiva e quella di soccorso in arrivo assieme a quella medica.